L’odissea della ciclabile delle Rive iniziata nel 2003 quando è stato assegnato un finanziamento di 250mila euro per la sua realizzazione potrebbe finalmente concludersi grazie ad un accordo tra Comune, Autorità Portuale e Regione. FIAB Trieste Ulisse associazione di cicloturisti e ciclisti urbani che da anni lavora affinché questa importante infrastruttura per la mobilità in bicicletta si realizzi vuole sottolineare le molteplici ricadute positive che Trieste ne riceverebbe.
1. La ciclabile delle Rive è uno dei 3 assi portanti della rete ciclabile Pi Greco previste nel Piano del Traffico e vederla realizzata farebbe aumentare di sicuro il transito di bici rendendo la mobilità di Trieste più sostenibile. Inoltre l’asse delle Rive darebbe continuità ad altri due percorsi ciclabili: via Mazzini che sarà aperta alle bici dal 7 novembre e quello da Campo Marzio a via Orlandini che verrà realizzato nei prossimi mesi.
2. Aumentare gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta fa diminuire l’inquinamento dell’aria e promuove di stili di vita sani con ricadute economiche positive. Una ricerca condotta in Danimarca ha rilevato che ogni chilometro percorso in bici porta alla società un guadagno economico netto di 42 centesimi di euro. Mentre se si percorre lo stesso chilometro in auto si genera una perdita di 3 centesimi che va sempre a gravare sull’intera comunità.
3. Infine la ciclabile delle Rive è parte del percorso cicloturistico europeo EuroVelo 8 “the mediterranean route” che collega Cadice a Trieste per poi proseguire fino ad Atene. Il cicloturismo è un settore economico che ha già mostrato a Trieste interessanti segnali di crescita e può e deve sempre di più costituire una risorsa per le economie dei nostri territori valorizzandone in modo diffuso le sue bellezze. La ciclabile delle Rive associata alla presenza della splendida ciclabile Cottur e ai servizi di trasporto bici sui traghetti che collegano Trieste a Muggia e Grado potrà dare forte impulso a questa forma sostenibile di economia.