Torna il legame fra bicicletta, diritti, emancipazione, e torna sotto forma di un film, il primo interamente girato in Arabia Saudita, e per di più da una regista donna, Haifaa Al Mansour (guarda l’intervista )
Presentato al festival di Venezia e di Torino La bicicletta verde è in programma in Regione fino a mercoledì 12 dicembre, al cinema Giotto di Trieste ed al Visionario di Udine.
La trama
Il film racconta con molta dolcezza, tra rassegnazione e sfida, la vita di una madre e di sua figlia di fronte alle leggi e alle prassi discriminatorie contro le donne in Arabia Saudita.
Wadjda è una bambina di 10 anni che vive alla periferia di Riyadh, la capitale saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. Dopo una lite con l’amico Abdullah, un ragazzino del quartiere con cui non avrebbe il permesso di giocare, Wadjda mette gli occhi su una bellissima bicicletta verde, in vendita nel negozio vicino casa. Wadjda vuole disperatamente la bicicletta per poter battere l’amico Abdullah in una gara.
Amnesty e FIAB
In occasione dell’uscita il 6 dicembre nelle sale italiane Amnesty International e FIAB hanno invitato gli spettatori a recarsi al cinema pedalando, in gruppo, per le vie cittadine. Un modo per manifestare solidarietà alle campagne per la difesa dei diritti delle donne in Arabia Saudita e negli altri paesi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord promosse da Amnesty International.