Itinerario tratto dal Piano provinciale della viabilità ciclistica- Percorre il Carso triestino dal limitare nord-occidentale a quello sud-orientale, su viabilità secondaria con scarso traffico e diversi tratti di strada non asfaltata, offre numerosi scorci panoramici, andamento a saliscendi moderato senza pendenze importanti.
la descrizione di questo itinerario è in progress….
Difficoltà: saliscendi – attualmente il percorso non è tabellato. .
Bici adatta: city bike e mtb
Localita’ di partenza: confine con la Provincia di Gorizia lungo la strada bianca presso Medeazza
Localita’ di arrivo: Draga S. Elia
Lunghezza del percorso in km: km 38, di cui: strade asfaltate km 28.5 strade non asfaltate km 9.5
Collegamento con altri itinerari:
Tempo di percorrenza: h 3
Fondo stradale: misto asfalto e sterrato
Pista ciclabile: rari tratti
Dislivello in salita: 650m salita, 380m discesa, prevalentemente saliscendi
Quota massima raggiunta:
Cartografia: Edizione Transalpina Carso Triestino 1:25.000; Edizione Tabacco Carso Triestino e dintorni 1:25.000
Descrizione del percorso:
L’itinerario ciclabile si snoda, per lunghi tratti, su viabilità secondaria con scarso traffico e diversi tratti di strada non asfaltata chiusa al traffico motorizzato. E’ caratterizzato da un quasi continuo andamento a saliscendi moderato senza pendenze importanti. L’itinerario permette l’attraversamento dell’intera Provincia di Trieste nella parte interna dell’altopiano carsico dal (margine nord- occidentale a quello sud-orientale), e consente numerosi scorci panoramici….
La prima parte del tracciato si svolge nel tipico ambiente boschivo carsico lungo una vecchia carrareccia militare. Un tratto di 800 m circa sconfina in territorio sloveno. Più avanti si attraversano un gran numero di piccole borgate; con una breve deviazione da Sgonico si accede al giardino botanico “Carsiana”; un’altra deviazione consente di visitare il museo della Casa Carsica a Rupingrande; si passa a fianco della Grotta Gigante, la cavità turistica più grande del mondo, come sala unica; si incrocia la stazione della trenovia Trieste-Opicina, attiva da più di un secolo, che permette uno scambio intermodale particolarmente utile dal centro città all’altopiano carsico; infine si giunge sul tratto ciclabile che costeggia il sito del Sincrotrone di Basovizza. Da qui, un ultimo tratto in marcata pendenza (10%) consente di raggiungere Draga S.Elia e di proseguire quindi sulla pista ciclopedonale della Val Rosandra, percorribile sia verso il confine sloveno (direzione Hrpelje e Kozina) che verso la città di Trieste.
Note di interesse
Il giardino botanico “Carsiana”
Il museo della “Casa Carsica”
La Grotta Gigante ed altre cavità minori del Carso, assieme a vari esempi di carsismo di superficie
La trenovia Trieste-Opicina
I parchi scientifici dell’Area di Ricerca di Padriciano ed il Sincrotrone di Basovizza
I caratteristici paesi carsici
Dettagli sul tracciato come previsto nel piano provinciale (non ancora realizzato)
Il percorso resta per buona parte solamente itinerario segnalato su strade secondarie con scarso traffico. Si percorrono inoltre alcuni tratti di strada bianca, esclusi al traffico motorizzato.
Lungo la strada sterrata che conduce, dal confine con la Provincia di Gorizia, fino al paese di Ceroglie si prevede la risistemazione del fondo stradale (su circa km 4.5), ora in alcuni punti piuttosto sconnesso, con pulitura della vegetazione insistente, in più punti, ai bordi del tracciato.
Da Ceroglie l’itinerario prosegue con semplice segnaletica verticale su viabilità esistente, con scarso traffico e interamente asfaltata (tranne un breve tratto di strada bianca di m 500 ca., già in condizioni ottimali, tra Ternova Piccola e Samatorza), fino all’incrocio tra le strade provinciali n.8 di Monrupino e n.1 del Carso, dopo l’abitato di Borgo Grotta Gigante (km 16.5 totali).
Da qui al cavalcavia autostradale nei pressi di Trebiciano si prevede la realizzazione di una corsia riservata affiancata alla viabilità ordinaria, sfruttando inizialmente le banchine della Provinciale n.1 del Carso (km 1.1) e successivamente quelle ampie della ex Statale n. 202 (km 3.2), (km 1.1 con traffico moderato; km 3.2 con traffico scarso in quanto dismessa dall’Anas). I due tratti saranno collegati tra loro mediante un percorso segnalato su viabilità urbana in corrispondenza dell’abitato di Villa Opicina, con due diramazioni: lungo via dei Papaveri (km 1, unisce le due strade precedentemente citate), e lungo le vie S. Isidoro, via Carsia e via dell’Ermada (km 1.5, unisce via dei Papaveri con la ex statale 202).
Dal cavalcavia di Trebiciano alla pista ciclabile del Sincrotrone di Basovizza (km 4.6 totali) l’itinerario proseguirà con semplice segnaletica di indicazione su strada bianca chiusa al traffico, con due brevi tratti asfaltati e aperti al traffico in corrispondenza dell’Area di Ricerca (m 400) e del breve tratto presso i campi di golf di Padriciano (m 200). Si prevede una risistemazione del fondo su km 2.5 ca.
L’attraversamento del centro urbano di Basovizza e degli immediati dintorni sarà con itinerario segnalato rispettando gli eventuali sensi unici di marcia della segnaletica stradale secondo le indicazioni dell’autorità locale.
Percorsi km 1 circa della pista ciclabile lungo il Sincrotrone, il successivo tratto di km 4, da Basovizza a Draga S. Elia, rimarrà percorso tabellato su viabilità ordinaria asfaltata.
Itinerario tratto dal Piano provinciale della viabilità ciclistica, curato da “Ulisse FIAB Cicloturisti e Ciclisti Urbani di Trieste”